PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI E PROSSIMO FUTURO: SIAMO VERAMENTE PRONTI?
PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI E PROSSIMO FUTURO: SIAMO VERAMENTE PRONTI?
Quando si parla di futuro si pensa sempre a qualcosa che è di là da venire, lontano da noi, adagiato nell’orizzonte appena visibile.
Invece il futuro di cui vi parlo è domani, o forse oggi e, per taluni, è già un ieri o ieri l’altro.
Ebbene sì, perché nonostante il 25 maggio del 2018 debba ancora arrivare, fa già capolino nel nostro calendario. E’ la data dell’applicazione del Regolamento G.D.P.R. (General Data Protection Regulation), emanato dall’Unione Europea e recepito nella nostra Confederazione con l’adeguamento della Legge sulla Protezione dei Dati (LPD) approvata dal Consiglio Federale il 15 settembre 2017.
Finora non se ne è parlato molto, anche se le Università si sono già attrezzate, ancor prima di allestire dei corsi di studio specifici in tal senso, proponendo seminari e convegni in cui promulgare il nuovo verbo.
In sostanza si tratta di adottare un sistema di gestione della protezione dei dati personali con l’introduzione ed il rafforzamento delle misure tecniche organizzative per garantire la massima sicurezza dei dati, prevenendo e contrastando la criminalità e riducendo il rischio di furto o dispersione accidentale.
Oltre al fatto che l’adeguamento al Regolamento diventerà la “conditio sine qua non” per poter lavorare nel contesto europeo e non solo, le sanzioni previste sono veramente aspre: si va dai 10’000.- ai 250’000.- CHF ma potrebbero, in alcuni casi, essere maggiori.
…e, come diceva qualcuno fra il serio ed il faceto: attenzione, i marziani sono già presso di noi!
Angela Caronti
Quando si parla di futuro si pensa sempre a qualcosa che è di là da venire, lontano da noi, adagiato nell’orizzonte appena visibile.
Invece il futuro di cui vi parlo è domani, o forse oggi e, per taluni, è già un ieri o ieri l’altro.
Ebbene sì, perché nonostante il 25 maggio del 2018 debba ancora arrivare, fa già capolino nel nostro calendario. E’ la data dell’applicazione del Regolamento G.D.P.R. (General Data Protection Regulation), emanato dall’Unione Europea e recepito nella nostra Confederazione con l’adeguamento della Legge sulla Protezione dei Dati (LPD) approvata dal Consiglio Federale il 15 settembre 2017.
Finora non se ne è parlato molto, anche se le Università si sono già attrezzate, ancor prima di allestire dei corsi di studio specifici in tal senso, proponendo seminari e convegni in cui promulgare il nuovo verbo.
In sostanza si tratta di adottare un sistema di gestione della protezione dei dati personali con l’introduzione ed il rafforzamento delle misure tecniche organizzative per garantire la massima sicurezza dei dati, prevenendo e contrastando la criminalità e riducendo il rischio di furto o dispersione accidentale.
Oltre al fatto che l’adeguamento al Regolamento diventerà la “conditio sine qua non” per poter lavorare nel contesto europeo e non solo, le sanzioni previste sono veramente aspre: si va dai 10’000.- ai 250’000.- CHF ma potrebbero, in alcuni casi, essere maggiori.
…e, come diceva qualcuno fra il serio ed il faceto: attenzione, i marziani sono già presso di noi!
Angela Caronti