CAREER COACHING: NE AVETE MAI SENTITO PARLARE?!
CAREER COACHING: NE AVETE MAI SENTITO PARLARE?!
Nelle mie ultime rubriche ho parlato di licenziamento e di come sia importante affrontare con il giusto spirito e stato d’animo questo momento.
Rimanendo dell’idea che il licenziamento debba essere l’extrema ratio di un processo, oggi desidero parlarvi di una soluzione che rende il licenziamento meno drastico: il career coaching (o outplacement).
Ne avete mai sentito parlare?
In termini tecnici, il career coaching è l’attività di accompagnamento nella transizione di carriera per le persone che vengono toccate da misure di riduzione del personale collettive o da incentivazioni all’esodo individuali.
Molto spesso, il candidato che viene dimesso – soprattutto dopo molteplici anni di lavoro magari nella stessa azienda – è demotivato e pensa di non essere più in grado di reinserirsi nel mondo del lavoro. Questa visione negativa lo porta a deprimersi e avere bisogno di qualcuno che lo aiuti, lo motivi e lo supporti.
Lo scopo del career coaching è proprio questo: favorire un sostengo psicologico unitamente ad un accompagnamento tecnico per una rapida e consapevole ricollocazione del candidato sul mercato del lavoro. E’ questo ciò che ci fa fare la differenza: applicare un metodo comprovato fatto di sequenze di processi appositamente studiati e frutto di anni di applicazione con centinaia di candidati.
Vediamo insieme di seguito per quali situazioni, dal punto vista aziendale, è meglio attivare un piano di career coaching:
- quando l’azienda deve privarsi di singole risorse per ragioni tattico-strategiche
- quando si deve ridurre il numero dell’organico per ragioni economiche
- quando è in corso una fusione o una cessione di un ramo d’attività
- quando è prevista la chiusura dell’attività
- quando si negozia un Piano Sociale
Io mi occupo proprio di career coaching in ARU e posso svelarvi che il 73% dei candidati viene ricollocato entro i 6 mesi!
Angela Caronti
Nelle mie ultime rubriche ho parlato di licenziamento e di come sia importante affrontare con il giusto spirito e stato d’animo questo momento.
Rimanendo dell’idea che il licenziamento debba essere l’extrema ratio di un processo, oggi desidero parlarvi di una soluzione che rende il licenziamento meno drastico: il career coaching (o outplacement).
Ne avete mai sentito parlare?
In termini tecnici, il career coaching è l’attività di accompagnamento nella transizione di carriera per le persone che vengono toccate da misure di riduzione del personale collettive o da incentivazioni all’esodo individuali.
Molto spesso, il candidato che viene dimesso – soprattutto dopo molteplici anni di lavoro magari nella stessa azienda – è demotivato e pensa di non essere più in grado di reinserirsi nel mondo del lavoro. Questa visione negativa lo porta a deprimersi e avere bisogno di qualcuno che lo aiuti, lo motivi e lo supporti.
Lo scopo del career coaching è proprio questo: favorire un sostengo psicologico unitamente ad un accompagnamento tecnico per una rapida e consapevole ricollocazione del candidato sul mercato del lavoro. E’ questo ciò che ci fa fare la differenza: applicare un metodo comprovato fatto di sequenze di processi appositamente studiati e frutto di anni di applicazione con centinaia di candidati.
Vediamo insieme di seguito per quali situazioni, dal punto vista aziendale, è meglio attivare un piano di career coaching:
- quando l’azienda deve privarsi di singole risorse per ragioni tattico-strategiche
- quando si deve ridurre il numero dell’organico per ragioni economiche
- quando è in corso una fusione o una cessione di un ramo d’attività
- quando è prevista la chiusura dell’attività
- quando si negozia un Piano Sociale
Io mi occupo proprio di career coaching in ARU e posso svelarvi che il 73% dei candidati viene ricollocato entro i 6 mesi!
Angela Caronti